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Ciao a tutti, ragazzi, sono tornata!

Già, non vi avevo detto che partivo, ma è stato tutto imprevisto. Sono stata qualche giorno in montagna, ho avuto un invito inaspettato dalla sorella di un’amica nella sua casetta sul Monte Baldo, ne ho approfittato per godermi un po’ di fresco … direi freddo, anzi, considerato che la sera dovevo indossare una giacca in pile … l’aria buona, il verde, il profumo dei pini mi hanno rigenerato. E’ stato come sentire l’ossigeno entrare nei polmoni ad ogni respiro! Mi sento proprio bene!

Sono stata in un paesino sulla catena del Monte Baldo, dal lato in cui si può godere delle bellezze naturali che il paesaggio offre, spaziando dalle distese azzurre del Lago di Garda in tutta la sua lunghezza, da Sirmione fino a Riva del Garda, dalle colline moreniche a sud ai boschi di uliveti e alle cime delle prealpi verso nord.

La zona è proprio un balcone sul Lago di Garda ed è caratterizzata dalla presenza di contrade e piccoli borghi, ognuno con una sua identità e caratteristica.

Il Monte Baldo, con i suoi pascoli verdi, i vasti boschi, i castagni secolari e i suoi fiori, rari e straordinari, è conosciuto fin dal passato come “Hortus Europae” (Giardino d’Europa). Le sommità del Monte Baldo si possono raggiungere attraverso suggestivi sentieri, che dalla località Prada, posta a circa 1000 metri, portano l’escursionista fino a quota 1850 metri, da dove si possono ammirare panorami mozzafiato o intraprendere escursioni verso i più alti rifugi alpini. Il pianoro di Prada un tempo era raggiunto solo in estate per lo sfruttamento del bosco e delle risorse foraggiere, mentre ora è punteggiato da residenze permanenti di allevatori, la cui attività si intreccia con quelle indotte dal turismo. Da qui partono molti itinerari escursionistici che, attraverso i boschi di faggio, salgono fino ai pascoli sommitali, da dove si godono splendidi panorami.

Oltre i 1000 metri su entrambi i versanti baldensi troviamo le malghe che risalgono al periodo veneziano e presentano una forma caratteristica con un grande camino sporgente e un’estremità a forma circolare. Qui vivevano con il bestiame e lavoravano il latte gli allevatori del Monte Baldo.

Le diversità di clima e di vegetazione del Monte Baldo sono evidenti percorrendo i sentieri dal Lago alle cime: si parte da una cintura sempreverde di tipo mediterraneo (lecci e olivi), passando ai boschi di querce e castagni, ai maestosi faggi per arrivare a ricche associazioni di pino mugo. Nella parte sommitale gli alberi scompaiono e lasciano il posto a piante di graminacee.

Il Monte Baldo venne frequentato da naturalisti e botanici famosi. Nel periodo glaciale la parte sommitale della  catena montuosa emergeva dai ghiacci, offrendo rifugio per tipi di flora e fauna che altrove scomparvero dando origine a specie floreali endemiche denominate con l’aggettivo “baldensis” ad indicare che sono state rinvenute per la prima volta sul Monte Baldo o che sono esclusive di questa montagna (orchidee in particolare). Oltre a queste si trovano piante medicinali ed aromatiche.

Per quanto riguarda la fauna il Monte Baldo è ricco di microfauna: si contano circa 960 specie di farfalle, svariati tipi di coleotteri ed insetti. La fauna superiore annovera la pernice bianca, il gallo cedrone, lepri, scoiattoli, volpi, tassi e faine. Sono ben insediati il capriolo, la marmotta e da alcuni anni il camoscio. Tutto insomma costituisce un inestimabile patrimonio da godere, ma della cui conservazione ciascuno di noi è responsabile, nel rispetto della natura.

A chi ama passeggiare all’aria aperta, fare escursioni in mountain bike o esplorare il territorio a cavallo la zona offre la possibilità di percorrere sentieri tra i boschi di castagni, di inerpicarsi verso le cime del Baldo tra i prati profumati di fiori o di scendere fino alle rive del lago di Garda, ammirando panorami stupendi.

Il territorio infatti è l’ideale per la pratica di molte attività sportive ed in particolar modo per il trekking e la mountain bike. Dalla primavera all’autunno il clima è mite e stimolante: turisti di ogni età, famiglie e sportivi possono passeggiare alla scoperta degli angoli più nascosti delle diverse contrade, percorrere i facili e pianeggianti sentieri ombreggiati in pineta dove si trovano anche aree pic-nic attrezzate, o spingersi fin sulle cime del Monte Baldo in escursioni più impegnative. L’atmosfera rilassante, il verde della natura e i panorami a tratti mozzafiato fanno da cornice a queste giornate all’aria aperta.

Si possono inoltre gustare i caratteristici prodotti della montagna baldense, come i saporiti salumi e formaggi. I piatti tipici preparati nei ristoranti si accompagnano alle diverse stagioni dell’anno o alle feste tradizionali: in primavera la cucina si profuma delle erbe del Baldo, mentre in autunno si posso assaporare menù a base di funghi e tartufi.

Alla Fiera di San Michel, in Prada, vengono servite le trippe e il “Pito con capussi e pevrà”. Durante la Festa delle Castagne i ristoranti gareggiano nella preparazione di menù a base di questo speciale prodotto di questa montagna, in particolare il gustoso minestrone di castagne, un tempo piatto base dei contadini; il tutto accompagnato dal buon vino e dal puro olio extravergine del lago di Garda.

Ed ecco alcune immagini della zona dove sono stata …

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Pubblicato 5 agosto 2015 da mariannecraven in Viaggiare

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