Archivio per l'etichetta ‘Cantautori

Caro amico ti scrivo e scende una lacrima … mentre ascolto “Caruso” …   10 comments

***

***

In questa notte silenziosa di Ferragosto, in cui affiorano i ricordi di tante magiche estati della mia giovinezza, dei palcoscenici, della musica, degli spettacoli, degli artisti che per tanti anni mi hanno accompagnato, voglio salutare Lucio, che sta cantando tra le stelle del cielo, una stella luminosa sopra il mare.

Lucio per me, come per tanti, non è mai morto: è rimasto come un’ombra bassa che gira la sua Bologna, tra piazza Grande e Via Indipendenza, che naviga il suo mare che amava tanto.

A morire proprio non pensava, e chi lo fa del resto? Sembrava eterno, con quei suoi occhi da Elfo che sembravano guardarti dentro e sorridere di ciò che vedevano. Un uomo fiero, ironico, molto emiliano.

Era una giornata di sole, a Bologna, quella che accolse la notizia della morte del suo figlio più celebre: Lucio Dalla. Impensabile, inconcepibile per tutta l’Italia che amava l’uomo che aveva scritto pezzi immortali come “Caruso”, “L’anno che verrà” o ancora “4 marzo 1943”, prendere coscienza del fatto che non lo avrebbe più visto su un palcoscenico. Un artista che ha segnato in modo profondo e indelebile il nostro tempo! Un grande artista, la sua ironia e la sua genialità mancheranno sempre a tutti coloro che l’hanno conosciuto.

Lucio Dalla è stato una delle persone più libere fra quelle che hanno fatto canzoni nella nostra storia. Era libero di seguire tutti i doni che gli sono stati fatti. Prima di tutto quello di una musicalità che gli usciva da ogni poro. Bastava che posasse le mani su un pianoforte o soffiasse su un sax o un clarinetto e ne usciva subito Musica, con la emme maiuscola. Poi la sua voce che, naturalmente, era così piena di Musica che tante volte era costretto a inventare linguaggi e suoni perché la lingua italiana non gli bastava. E le parole, quando ha cominciato a scriverle, sono sempre state piene di malinconia, meraviglia, ironia, gioco, stupore. E tutto è sempre stato all’insegna di un’enorme, instancabile vitalità.

Caro Lucio, hai accompagnato tanti anni della mia vita, ti ammiravo per la tua genialità, per il tuo estro, per i tuoi eccessi e le tue pazzie, ma soprattutto per la tua arte che non conosceva recinti e riusciva a spiazzarmi e a stupirmi ad ogni nuova idea, ad ogni nuova canzone, che per me era poesia. Te ne sei andato come avresti voluto, tra un concerto appena finito ed un altro da incominciare e adesso che sei un angelo, come ci promettevi in una canzone, sono certa che stai volando libero e parli con Dio a modo tuo

***

   

***

Com’e’ simpatica!?!… questa vita cosi’ “lunatica”!?…   4 comments

*****

*****

Domenica Lunatica

Vasco Rossi
1988

e’ solo colpa mia
e’…solo colpa mia
accidenti all’ipocrisia……..
alla malinconia
alla noia che ci prende….
e che non va più via!
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhh!!!!!!!!!!!
com’e’ simpatica!?!…
questa vita
cosi’ “lunatica”!?…
….non far del male a te!….
….questo lo devo fare!
lo devo fare perche’!
….tu non hai fatto niente di male….
ed hai ragione te!
quando dici che sono un bambino
e che non sono “maturo”!?….
…ed hai vent’anni di meno!
eeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhh!!!!!!
com’e’ simpatica!?!…
questa “domenica”
cosi’ complicata!……..
…….dimenticavo che
voglio che sei tranquilla
e ti prometto che
usciro’ dalla tua vita
talmente piano che….
quando ti sveglierai….
non te ne accorgerai….
…..vedrai….
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhh!!!!!!!
com’e’ simpatica
questa domenica
cosi’ “lunatica”!
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhh!!!!!!!
com’e’ simpatica
questa vita
cosi’ complicata….
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhh!!!!!!!

*****

*****

Pubblicato 19 luglio 2015 da mariannecraven in Musica, Spettacolo

Taggato con , , , ,