Anche oggi mi sento “natalizia” e … adoro l’Africa! Punto!   29 comments

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Soweto Gospel Choir – Oh Happy Day

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Il travolgente Soweto Gospel Choir nasce dove la tradizione del Gospel incontra il ritmo dell’Africa. Nata nel 2002, fondata da David Mulovhedzi, questa realtà, vincitrice di due Grammy Award, e dell’Emmy Award televisivo per la sua collaborazione con Bono e U2 e una nomination all’Oscar per il suo lavoro con Peter Gabriel, propone la travolgente forza della musica africana filtrata attraverso il fascino eterno del Gospel: gli oltre 30 cantanti, ballerini e percussionisti sono i migliori artisti che operano nelle numerose chiese di Soweto. Eseguono un repertorio quanto mai seducente e sfaccettato che bene riflette l’anima, la storia e la cultura del Sudafrica (la Rainbow Nation) attraverso un ritmo sempre vivace, una stupefacente danza e soprattutto una preziosa ricerca vocale.

Soweto è un’area urbana della città di Johannesburg, in Sudafrica. È la più grande township del Sudafrica e ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della lotta all’apartheid. Il nome “Soweto” è una contrazione di “South Western Townships” (“township sudoccidentali”). Lì è iniziata la lunga marcia che ha portato alla svolta radicale in Sudafrica.

Applaudito in tutto il mondo da oltre 400.000 persone, il Soweto Gospel Choir, con un repertorio che include canzoni tradizionali tramandate di generazione in generazione, African Gospel, canzoni della libertà sudafricana, reinterpretazioni uniche di classici internazionali, incluso il classico “Pata Pata” di Miriam Makeba, e anche brani famosi a livello internazionale come “Bridge Over Troubled Waters” e “Many Rivers To Cross”, si è esibito nelle più grandi sale da concerto del mondo, oltre che come headliner in festival come il Montreal Jazz Festival e l’Edinburgh Fringe, collezionando anche grandi collaborazioni. Soweto Gospel Choir si è prodotto in concerti alla presenza di leaders del mondo tra cui Nelson Mandela, Desmond Tutu, i presidenti Obama e Clinton e la famiglia reale britannica.

L’inaugurazione dei mondiali in Sud Africa nel 2010 è stata un’occasione per vederlo all’opera per la prima volta in mondovisione, ma è dal vivo che le 30 potenti voci riescono a trasmettere l’emozione della musica. Non si riesce a non battere le mani e a stare seduti sulla sedia: il concerto di questi artisti africani è una festa per gli occhi e per l’anima. Gioia: è questa la caratteristica principale che questo coro riesce a trasmettere.

Chi assiste ad uno spettacolo del Soweto Gospel Choir viene travolto dai colori e dai suoni, ma soprattutto ha l’impressione di assistere ad un evento festoso, ad una sorta di appuntamento tra amici che amano cantare e coinvolgere gli altri in allegria.

L’incontro con il Soweto Gospel Choir è di quelli che lasciano una emozione profonda. Gospel trascinanti, carichi di energia, suggeriti da una superba forza ispiratrice, che esprimono l’amore per il prossimo e il desiderio di convivenza e armonia fra i popoli.

Impossibile non subirne il fascino. Scuote le anime, tocca il cuore, suscita entusiasmo. I protagonisti hanno la straordinaria capacità di trasmettere al pubblico tutta la bellezza e la passione che caratterizzano quell’Africa così lontana ma anche, nel sentire, così vicina a noi.

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29 risposte a “Anche oggi mi sento “natalizia” e … adoro l’Africa! Punto!

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  1. Che ritmo …

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  2. Anch’io….punto❤❤❤❤❤

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    Paroledipolvereblog
  3. Ma quanto mi piacciono questi ritmi.
    Anch’io non riesco a stare ferma.
    È impossibile.
    Ho anche provato a prendere lezioni di bongo, ma poi il mio insegnante non ha più potuto.
    La loro musica è gioia di vivere.
    È armonia.
    È sentire intorno, la voce di cuori felici.
    😘

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    • L’Africa è musica, sembra quasi che sia scritta nel DNA dei suoi popoli. Pensa che io soffro terribilmente di mal d’Africa e … non ci sono mai stata. Buonanotte, cara, un abbraccio a ritmo di bongo. ❤ ❤ ❤

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      • Sì, hai ragione!
        Un mio collega, con la moglie che giocava con me a pallavolo, ci son stati.
        Mi hanno detto che è proprio così.
        Una volta che vai in Africa, ti ammali di nostalgia.
        Mi han raccontato delle cose meravigliose.
        Hanno niente , ma sono sempre gioiosi.
        Son grati del poco.
        Essi sono, grandi insegnanti di vita!
        Notte♥️♥️♥️

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  4. Sono davvero bravissimi… il canto Gospel è coinvolgente, a volte a vedere certe chiese americane dove tutti cantano, non solo il coro, sembra di assistere a qualcosa al limite del fanatismo… io ho fatto una piccola esperienza gospel, molto divertente, e quello che imparato di più è che per cantare bene il Gospel ci vuole fede… perché è il Vangelo quello che si canta, e se non ci si crede è impossibile trasmetterlo agli altri, la tecnica non basta, sarebbe una finzione. E loro ci credono, in un modo che a noi sembra forse eccessivo, imbalsamati nelle nostre convinzioni e nella sobrietà delle liturgie. Lodano Dio con la voce e con il corpo, in modo totale. Non a caso uno dei più bei canti Gospel si intitola Total Praise…

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    • Che bello questo tuo commento, Giorgio, hai espresso quello che è anche il mio pensiero in maniera commovente. Sì, la fede è ciò che conduce queste voci meravigliose che si alzano verso il cielo. “Credere” è il vero miracolo di ogni giorno che avviene nel cuore degli esseri umani, forse per loro è più facile “donarsi” totalmente perché sono persone semplici, non condizionate da tutte le infrastrutture mentali che noi ci siamo creati. Noi dimentichiamo spesso di lodare Dio e ringraziarlo anche per le piccole cose. Grazie per queste tue bellissime parole, vedi quante cose hai da dire? Alleluja! Buona serata, amico caro, ti abbraccio con affetto. ❤ ❤ ❤

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  5. Emozioni a nonfinire nelle tue variegate pagine
    Buona serata e un saluto, carissima Marianne,silvia

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    silviadeangelis40d
  6. Il Gospel è trascinante! Penso che la differenza con gli altri cori stia nel vivere talmente la musica da interpretarla con la voce, con il corpo e con il cuore.
    Bello questo articolo!!!

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  7. Non sono credente, ma ammiro queste espressioni canore così gioiose e travolgenti. Quale ne sia la motivazione originale, il canto corale è un’esperienza che accomuna e vivifica. Grazie per avermi fatto conoscere questo bel gruppo, dunque. E Buone Feste!

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