Solo le persone speciali possono sentire …   79 comments

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Solo quelli che sanno ascoltare e seguire il cuore hanno la capacità di sentire e capire profondamente le altre persone. Solo chi sa fare silenzio dentro di sé e ascoltarsi, raggiunge la consapevolezza di sé stesso e del mondo intorno a sé, senza giudicarlo. Solo chi sa ascoltare le proprie emozioni e dedica tempo ad osservare ed ascoltare quelle di chi gli sta intorno, entrerà autenticamente in sintonia con gli altri e rafforzerà anche la propria intuizione.

E’ necessario che impariamo a comprendere noi stessi, prima di provare a fare altrettanto con chi ci circonda. Se abbiamo cuore, non possiamo perdere niente, dovunque andiamo. Possiamo solo trovare. Il nostro cuore conosce tutte le cose.

L’incapacità dell’uomo di comunicare è il risultato della sua incapacità di ascoltare davvero ciò che viene detto. Ascoltare in modo attivo vuol dire dedicare il proprio tempo a qualcun altro.

Chi sa ascoltare è in grado di “mettersi nei panni dell’altro”, apre cuore e mente ancor prima delle orecchie.

Chi sa ascoltare ha una maggiore sensibilità ed è per questo in grado di andare oltre ciò che viene espresso con le semplici parole.

Ascoltare l’altro è una bellissima manifestazione di rispetto; è un segnale di attenzione verso l’altro ed è il modo migliore per creare relazioni vere e durature.

Si sente con le orecchie e si ascolta con il cuore e con la mente. Saper comunicare da cuore a cuore trasforma la mente di chi ascolta e l’animo di chi parla.

Troppo spesso si cerca di affermare il proprio ego personale sugli altri … convinti di avere sempre la risposta giusta, al momento giusto e per ogni interrogativo …

Il silenzio dovrebbe essere la condizione utile e lo spazio necessario per il vero ascolto, ma troppo spesso ci fa paura. Il silenzio, invece, è pienezza, non povertà. E’ proprio quando il silenzio esteriore si crea, che si possono sentire le parole, la melodia …

Solo chi, nel silenzio, scava profondamente nel proprio cuore, può sentire le emozioni nel cuore degli altri, solo chi apre il cuore all’ascolto, e si commuove, può sentire la magia del bosco, la melodia degli alberi, il canto delle foglie d’autunno, solo chi ha capito che il silenzio e l’ascolto, a volte, valgono più di mille parole, diventa una persona “speciale”. E solo le persone “speciali” possono sentire la musica sprigionarsi dall’albero d’oro.

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L’albero che cantava

C’era una volta un albero un po’ particolare, e vi dirò subito perché: sapeva cantare! All’arrivo della primavera, dunque, al primo tepore del sole, le sue tenere foglioline cominciavano ad aprirsi e intonavano un coro che si espandeva per tutto il giardino.

Dapprima iniziavano fievolmente, poi, mano a mano che crescevano e diventavano delle robuste foglie verdi, anche le loro voci si facevano sempre più sonore e armoniose rallegrando così le giornate di quel luogo ameno.

Vicino a quest’albero canterino c’era una di quelle piante grasse con quei tremendi aculei che sembravano sempre pronti a colpire chi si avvicinava troppo. Ebbene questa pianta era l’unica nel giardino che non apprezzava per niente le canzoni di questo albero e pertanto continuava a brontolare come una pentola di fagioli. – Verrà anche l’autunno – borbottava tra sé – così questa musica smetterà -. E intanto diventava sempre più gonfia di stizza e i suoi spini sembravano pronti a schizzar via per pungere qualche malcapitato.

Verso settembre arrivò nel giardino il primo venticello portando un po’ di tremore dappertutto.

La voce delle foglie dell’albero canterino cominciò a indebolirsi. E il sole, impietosito, cercò di donare loro tutto il calore di cui era capace in quel periodo dell’anno, facendole diventare splendenti come l’oro. E così poterono continuare a gorgheggiare contente.

In ottobre passò da quelle parti un signore molto distinto assieme ad un suo amico che indossava dei vestiti un po’ larghi, aveva i capelli lunghi e amava dipingere quadri.

Giunti davanti all’albero che sapeva cantare, si fermarono estasiati dallo splendore delle foglie che il sole non smetteva di accarezzare.

– Che meraviglia! – disse il signore elegante. – Davvero splendido! – replicò il pittore.

A quei complimenti le foglie arrossirono di piacere e alcune svennero per l’emozione, cadendo  a terra.

– Domani potrai venir qui con il tuo cavalletto e con i tuoi pennelli – disse il signore elegante al pittore.

– Verrò volentieri e ti ringrazio – rispose questi.

– Ecco care – disse la pianta grassa – domani ci faranno il ritratto. Potreste almeno per un giorno smettere di cantare? –

– Smettere di cantare? Perché? – risposero le foglie – noi domani faremo del nostro meglio per regalare a quei signori gentili le nostre più belle melodie -. La pianta grassa bofonchiò rassegnata; tanto con quelle era proprio inutile discutere.

L’indomani era una giornata meravigliosa. Sullo sfondo del cielo turchese e alla luce del sole tutti gli alberi splendevano dei colori più belli e l’albero canterino spiccava fra tutti per la sua luminosità.

Arrivò il pittore con il suo cavalletto sul quale sistemò una tela bianca di media grandezza; si sedette su una panchina di fronte all’albero che cantava e, presi pennelli e tavolozza, iniziò a dipingere. Lo spettacolo era davvero mozzafiato; le foglie arrossivano sempre di più nel sentirsi così al centro dell’attenzione, e cantavano sommessamente.

Disse la pianta grassa: – meno male che oggi almeno cantate più piano e non mi rompete i timpani con i vostri strilli ! –

Alla fine della giornata il pittore regalò il quadro al suo amico che ne fu molto contento, mentre la notte abbassò le palpebre a tutti gli abitanti del giardino, che si addormentarono pacifici.

L’autunno e l’inverno avanzavano a grandi passi e il vento che li accompagnava faceva cadere le foglie di quasi tutti gli alberi. Solo la pianta grassa rimaneva imperterrita, assieme alle piante sempreverdi che sonnecchiavano silenziose.

Anche le foglie canterine caddero una ad una e, mentre si adagiavano sul terreno intorno al tronco dell’albero, continuavano a cantare piano piano, finché si addormentarono tranquille; sapevano infatti che l’albero conosceva a memoria le loro canzoni e le teneva ben custodite per la primavera successiva.

La pianta grassa, che ormai non poteva più sentirle, disse: – meno male che almeno adesso posso dormire in pace – e, distolto lo sguardo dai rami spogli dell’albero, cominciò a russare come un trombone stonato.

In una bella casa, non molto lontano dal giardino, quel signore elegante di cui abbiamo parlato poco fa, una sera invitò a cena amiche ed amici con le rispettive famiglie. E in quell’occasione mostrò loro il dipinto fatto dal suo amico all’albero dai colori splendenti.

Tutti guardarono il ritratto con ammirazione. Fra i presenti c’era anche una ragazzina che amava molto dipingere e alla vista del quadro proruppe in una esclamazione di meraviglia : – Ma è bellissimo! Quell’albero ha i colori dell’oro e sembra quasi che sprigioni una musica! -. Non si era resa conto, come noi sappiamo, di aver detto proprio la verità. E fu così che il nostro albero poté continuare a cantare felice nel quadro, in ogni stagione, ma solo le persone speciali riuscivano a sentirlo.

Fiaba di: giovigio

Fonte: https://www.tiraccontounafiaba.it/fiabe/varie/1195-albero-cantava.html

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79 risposte a “Solo le persone speciali possono sentire …

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  1. Sapeva ascoltare, e sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente.
    (Alessandro Baricco)

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  2. felice notte

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  3. Chi sa leggere nel cuore degli altri, è una persona dotata di grande sensibilità.
    Quasi come fosse un musicista. Con il tatto giusto, delicato, esperto, per pizzicare le corde della melodia delle emozioni.
    E come hai affermato tu, solo chi sa ascoltarsi, è in grado di riuscire a captare anche le più deboli note, degli altri.
    È una grande virtù.
    Non a caso, le persone, sanno solo parlare di loro stesse. Ed ascoltare l’altro, diventa sempre più difficile.
    Ci dimentichiamo,che siamo tutti musicisti, di un’orchestra magnifica: la vita.
    Se riuscissimo ad accordare i battiti dei nostri cuori, la gioia e la serenità, volerebbero nell’aria e le nostre orme, sarebbero imbibite di belle cose…
    Bellissima la fiaba. La leggerò ai miei ragazzi del catechismo, come riflessione sull’ascolto.
    Grazie del bellissimo scritto. La tua anima, traspare ad ogni riga.
    😘

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  4. E’ bellissima, molto poetica e commovente! Ma soprattutto è vera!

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  5. Bellissimo scritto. Ed io sono sicuramente la pianta grassa!! 😂😂😂

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    • Certo che sì, ti ho sentito russare come un trombone stonato, come fa lei! Hahahaha 😀 😀 😀 Tu sei una fogliolina d’oro, caro. Grazie per l’ apprezzamento. ❤ ❤ ❤

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      • Hai sentito bene!! 😂😂😂 Diciamo che sono una pianta grassa atipica. Perché oltre a borbottare sempre, mi piace anche ascoltare. E vedere oltre. Oltre l’apparenza. Tu come stai?? 😊

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        • Questo lo sapevo, proprio per quello sei una foglia d’oro, non la pianta grassa della fiaba … poi qualche aculeo ce l’abbiamo tutti … Io credevo di cominciare a stare un po’ meglio, poi oggi è riscoppiato il dolore che negli ultimi giorni si era un po’ attenuato. Diamo la colpa al tempo che qui sta cambiando … adesso provo a mettermi a letto, vediamo come va. Buonanotte! Baci. ❤ ❤ ❤

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          • Nuuuuuuuu!! La foglia d’oro no!! Voglio essere la pianta grassa!! 🙇🏻😂😂😂
            Mi spiace sempre per il tuo dolore. Spero che stasera tu stia un po’ meglio. Riposati. 😊😊😊

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            • No, no, dai, non piangere, sei la pianta grassa, sei la pianta grassa … con gli aculei d’oro! Hihihihi … 😀 😀 😀 Grazie per il tuo dispiacere, sei sempre tanto gentile, oggi ho lavorato, il dolore c’è ma lo sto combattendo con le unghie e con i denti. Tra poco vado a letto, spero di riposare. Buona notte, baci. ❤ ❤ ❤

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              • 😂😂😂 questa faccina è quando faccio l’offeso!! 🙇🏻
                A parte gli scherzi, nonostante la mia nota cattiveria, spero sempre che le persone, non debbano soffrire più, per le loro malattie. Ma so che è utopia. Sono contento tu riesca a lavorare, ed allo stesso tempo, a lottare contro il dolore. Notte Marianne!! 😊

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                • Maddai, piangevi, altro che offeso, ti ho visto! 😀 Scherzi a parte, so che le tue premure sono sincere e se c’è una cosa che apprezzo nelle persone è proprio la sincerità, anche quando può sembrare che ciò che dicono sia cattivo. Grazie, Seph, una dolce notte a te! ❤ ❤ ❤

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  6. Non tutti sanno ascoltare”con il cuore”
    Solo chi e in sintonia con il proprio riesce a comprendere,anche…. solo quardando negli occhi.
    Grazie Marianne per la sensibilità che dimostri sempre.
    Sogni belli

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  7. Very truthful, I must say, the person you describe has to be a saint, in order to listen endlessly and with receptivity to those who can talk all day about themselves, and never have really anything worth to listen to.
    Thank you for the beautiful story about the tree, and your great insight. 🙂

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  8. Verissimo, il silenzio e’ importante e anche fondamentale, la riflessione, la concentrazione… conoscersi, per meglio conoscere gli altri. Ascoltare, pochi sono capaci, tanti preferiscono parlare… così le storie e le vite sfuggono però. Bella la favola musicale!

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    • E’ la favola che mi ha portato alla riflessione, che vale prima di tutto per me stessa. Tutti abbiamo bisogno di raccontare e di essere ascoltati, tutti abbiamo la possibilità di ascoltare, cercando di frenare almeno un poco del nostro egoismo. Invece, la maggior parte delle volte siamo concentrati solo su noi stessi e, magari, nel frattempo ci perdiamo il meglio di chi ci sta intorno. Poi vai a dire che i rapporti umani sono difficili … quando siamo noi a perderceli per strada! Ciao, Giorgio, un bacione. ❤ ❤ ❤

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  9. Sei speciale

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    • Grazieee! Però mi fai arrossire, non sono speciale, questa riflessione che ho fatto, partendo dalla lettura della fiaba, era prima di tutto per me stessa, perché non è affatto facile metterla in pratica. Credo, però, che dovremmo sforzarci di farlo, di fare del nostro meglio per uscire dal nostro egoismo, partendo dall’onestà verso se stessi e verso gli altri. Se non sappiamo costruire rapporti umani, relazioni sincere, se non sappiamo essere solidali, se non sappiamo condividere, non ci lamentiamo poi della solitudine e dell’isolamento in cui viviamo. Ecco, imparando ad ascoltare gli altri facciamo del bene soprattutto a noi stessi. Grazie della tua visita e delle tue parole. Una serena e dolcissima notte. 😀 😀 😀

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  10. Concetti profondi sui quali riflettere mia cara Marianne. Comprensibili e attuabili da chi come te è dotato di grande sensibilità. Il silenzio è terapia dell’anima ,che aiuta a sintonizzarsi con la propria interiorità. Chaplin diceva : ” il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L’animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rileva solo a chi lo cerca”. L’ho scelto come nota introduttiva ad una parte del mio libro di poesie, Miscellanea, dove alcune raccontano del silenzio in natura per riappropriarsi di se stessi. Molto bella la fiaba che racconterò alla mia nipotina Arianna. Grazie cara per questo post delizioso. E tu come stai ? Spero meglio. Ti abbraccio forte. Isabella

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    • Grazie del tuo bellissimo commento e delle parole gentili che hai per me. Molto bello e significativo il pensiero espresso da Chaplin, una comicità triste le sua, sempre molto realistica nei confronti della vita e dei problemi del “vivere”. Del resto “Charlot” era un personaggio dotato di grande sensibilità. Come non affrontare, ponendosi delle domande, i sentimenti umani? Cercare di comprenderli aiuta a rapportarsi con l’altro da sé.
      Io … io sto, Isabella, cerco di tenere duro, tra giornate SI e giornate NO. Vivo giorno per giorno, cercando di non programmare troppo in avanti nel tempo, pur non dimenticando mai di progettare e di sognare … Mi auguro che tu stia bene e ricambio con affetto il tuo abbraccio. Buona giornata, cara. ❤ ❤ ❤

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  11. Un articolo intenso e meraviglioso, che condivido a pieno nel suo profondo significato
    Un forte abbraccio, Marianne,silvia

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    silviadeangelis40d
  12. grazie cara per questo bellissimo autunno raccontanto da un albero che sapeva cantare canzoni d’amore ❤

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  13. Sogni belli dolce principessa♥

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  14. Commovente.
    In questo bosco si respira amore e rispetto reciproco. Il silenzio a volte può essere il grido più forte, ma io voglio solo sussurrare che tutto è speciale e non posso fare altro che abbracciarvi, tutti.

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  15. Un mucchio di cose belle per te, in questo mese d’ottobre, carissima,silvia

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    silviadeangelis40d
  16. Molto molto bello!
    Ciao, buona serata! 🙂

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  17. Da amante dei boschi e del silenzio non posso che apprezzare tutto quanto, le considerazioni e la fiaba 🙂
    Quanta verità, in entrambe!

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