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Giancarlo Giannini – Il rumore del cuore (Edgar Allan Poe)
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“Il rumore del cuore” o “Il cuore rivelatore” è forse il più famoso racconto di Poe. Fu pubblicato la prima volta in The Pioneer di James Russell Lowell, nel 1843. Leggendolo, trasmette già inizialmente la voglia di sapere come finisce, cosa succederà alla fine di tutto, una sorta di angoscia per capire e vedere il finale, in una suspense in continuo crescendo.
L’assassino uccide perché ossessionato da un occhio chiaro, che secondo lui lo segue dappertutto. Dopo l’uccisione si sente ancora perseguitato, ma da un rumore. Quando la polizia gli fa delle domande, inizialmente riesce a star calmo, se non fosse per quel rumore che continua a sentire …bum, bum, bum … il cuore della persona che ha ucciso.
Il modo in cui è fatto il racconto, con l’atmosfera che crea, tiene la suspense fino alla fine. Il rumore del cuore, che il lettore immagina, lo porta quasi a sentire l’angoscia provata dal protagonista. Quanto può essere maniacale un’ossessione e quanto un maniaco può essere preda delle sue ossessioni?
Ascoltando il monologo si capisce che sarebbe stato un delitto perfetto, se la pazzia non fosse, in fin dei conti, l’esasperazione dei sensi.
E quindi l’ossessione ha il sopravvento.
E provoca nelle orecchie dell’assassino le pulsazioni del cuore del vecchio smembrato, nascosto senza vita sotto al pavimento.
E cosa sono allora questi battiti che aumentano in intensità, sino al parossismo di una confessione urlata dal colpevole a squarciagola di fronte ai poliziotti?
Il rumore è il tarlo che gli ricorda la sua colpa … è il rimorso per quello che ha fatto … e che non si può nascondere … è la vergogna che gli rimorde la coscienza.
Lo spazio sotterraneo è quella parte del cuore, o della mente, del protagonista, dove pensava di poter nascondere la sua colpa, ma da dove in realtà viene gridato il suo delitto.
Poe sa tendere a un punto tale l’arco della lucida, ossessionante analisi dei meandri tortuosi della psiche umana, da conferire al racconto un tono altamente impressionante e drammatico.
In molti, infatti, giudicano il testo come uno dei migliori mai scritti dall’autore americano. Certamente è uno dei più famosi.
Viverlo attraverso l’interpretazione di Giancarlo Giannini è un’esperienza straordinaria e indimenticabile.
Giannini è un grandissimo attore, un’icona del cinema italiano. Attore, regista, doppiatore, ma anche perito elettronico, inventore, fotografo, pittore e Re del Pesto, sì proprio il pesto per le trenette! Un uomo dalle mille sfaccettature, che forse non voleva diventare un divo, ma che, di fatto, è riconosciuto come uno dei mostri sacri del cinema italiano nel mondo.
Una figura eclettica ed esplosiva.
Non dimentichiamo che Giannini proviene dal Teatro, pochi attori hanno in Italia la sua capacità di passare da ruoli comici a drammatici e persino introspettivi, sfoderando una gamma di capacità attorali non comuni, dovuta al lavoro di scavo fatto con il teatro.
Protagonista, in questo caso, di un programma televisivo, “Racconti Neri”, trasmesso una decina di anni fa da FoxCrime, canale tematico di SKY Italia nel quale Giannini, con la sua voce inconfondibile e la straordinaria espressività e intensità del suo volto, ha fatto rivivere le più belle pagine della letteratura noir, frutto dell’ingegno e dalla fervida fantasia di scrittori del calibro di Edgar Allan Poe, Arthur Conan Doyle, Guy de Maupassant, Ambrose Bierce e Gustav Meyrink.
Storie nere di delitti efferati, storie di uomini che incontrano i loro incubi, deliri di assassini che si intrattengono con le proprie vittime prima di tagliarne la gola, di assassini che si confrontano con i cadaveri delle loro vittime, di segreti che vengono a galla in circostanze misteriose attraverso visioni oniriche e spettrali.
I racconti e la voce di Giannini tratteggiano ed evidenziano le diverse sfumature che tingono di mistero l’apparente normalità dell’esistenza.
La scenografia è spoglia ed essenziale, caratterizzata da luci radenti e ombre marcate, per lasciare il centro della scena alla narrazione e all’attore, senza ulteriori immagini che si frappongano alla potenza della sua gestualità e della sua voce.
Mai nessun attore italiano ha abbracciato la pienezza della recitazione fisica e vocale come Giancarlo Giannini. La voce, uno strumento d’arte che si estrinseca in modi alquanto diversi, un talento ed anche una passione, io credo, per Giancarlo Giannini, vera passione. Perché un altro artista che possa leggere con più efficacia, sono certa, non calcherà le scene mondiali, mai più.
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Una bellissima recensione, piena d’amore e ammirazione. Ho perso la serie di cui parli, dovrò recuperarla in qualche modo, E.A.Poe mi piaceva molto ma confesso che questo racconto non lo ricordavo, e poi raccontato come fai tu è ancora più appassionante… Giannini mi piaceva molto nei film di Lina Wertmuller, specialmente nei ruoli da proletario un pò stralunato (fantastico con Mariangela Melato in Travolti da un insolito destino…)… poi l’ho seguito meno, e quando mi capitava di vederlo mi veniva sempre in mente l’isola deserta e quel “bottana capitalista!” … non riuscivo a slegarlo dal personaggio, colpa mia e colpa sua che era stato troppo bravo!
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Adoro Giannini, è un attore poliedrico, capace di dare grandi emozioni, sia nei ruoli brillanti che in quelli drammatici. Grande! Indimenticabili i film con la Wertmuller, nei quali ha sempre recitato con la Melato, sua grandissima amica. In youtube trovi tutti i video di “Racconti Neri”, uno più bello dell’altro, ho avuto difficoltà a sceglierne uno, li avrei messi tutti, è troppo bravo! Certo la sua voce lo aiuta molto, ma la capacità di usarla e l’interpretazione sono frutto della sua capacità istrionica. Questo è il “Teatro” che amo, quello che, anche attraverso l’immaginazione dello spettatore, fa vivere il racconto come se stesse accadendo veramente. Grazie del tuo bellissimo commento, Giorgio, si sente che ami il teatro. Buona giornata, amico mio, ti abbraccio. 😀 😀 😀
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Letta d’un soffio questa tua splendida recensione-tributo, per un attore tra i più grandi di questi anni. Per quanto riguarda Poe, invece, credo che non ci siano parole migliori di quelle scelte da te per celebrarne l’opera. E lo dico avendone letto quasi tutta l’opera, a partire da quel racconto che tu recensisci in modo ammirevole…
Un saluto ed un fiore…
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Mi fa un immenso piacere condividere con te questo amore per Poe e per Giannini, li adoro entrambi. Come già sai sono appassionata del mistero e ancor più del Teatro. Dal mio punto di vista Giannini è “sublime”. Nessuno meglio di lui avrebbe potuto interpretare questi racconti. Grazie per il tuo splendido commento, mi prendo il fiore e ricambio il saluto con un grande abbraccio. ❤ ❤ ❤
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Il piacere è tutto mio, mia cara fanciulla, soprattutto nel leggere articoli così belli e densi di fascino… Poe è sempre stato il mio amore, espressione di una scrittura che, della semplicità, ha fatto arte di mistero ed anche ironia…
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E grazie a te per avermi chiamata “fanciulla” … tu sì che sai riconoscermi per ciò che sono! 😀 😀 😀
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E’quel che conta: l’anima curiosa ed affamata del bello, che traspare dall’entusiasmo del vivere, oltre ogni possibile pastoia anagrafica…
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… e orpello del corpo 😥 … la fame e l’entusiasmo non si sono ancora smorzati, spero che restino accesi ancora per lungo, lunghissimo tempo 😀 😀 😀 … pensare, assaporare, emozionarmi, gioire, amare, ridere, vivere … non è volere troppo … non mi sento esosa per nulla! Alla faccia della presunzione … mi merito tutto, tiè! … Vabbè, dai, lascio un poco anche a te! Hahahaha … sei adorabile Woode, grazie caro! ❤ ❤ ❤
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Ogni cosa ha un suo rovescio, perciò bisogna sempre aspettarsi che alla gioia possa corrispondere anche il dolore. Ma l’importante è che non ci si lasci sopraffare, riscoprendo sempre la propria voglia di vivere e la curiosità che ci rende umani…
Anche tu sei adorabile fanciulla, visto che mi lasci una bella fetta di torta……
bacio più che mai
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Guarda che ci sono anche quelli che il dolore non lo provano mai, e hanno anche la fortuna di schiantare di un colpo secco, senza soffrire! 😡 Allora, sarei “adorabile” perché ti lascio la torta? 😛 No, mio caro, io lo sono sempre, a prescindere da ciò che lascio! Hihihihi … anche perché non c’è bisogno che ti lasci io un po’ di torta, sei già un pasticcino da te! 😉 Dolce, dolce … e non ti posso neanche mangiare, ché so’ diabetica pure! ❤ ❤ ❤
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Ammappete!!!Purtroppo non tutti abbiamo la stessa sorte: va da sè che ognuno segue traiettorie diverse, tante quante siamo noi disgraziati viventi. Qualcuno sostiene che sia tutta una questione di logaritmi e nemmeno di fortuna
grazie per il pasticcino non appena possibile ti pago il cappuccino, così ci fai merenda…
eheheheheheheh!!!!
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Sono sempre stata una frana in matematica, cioè me la cavavo ma non eccellevo, preferisco credere alla fortuna … ecco, io non ce l’ho, povera disgraziata sopravvivente! Buuuuaaaaa, 😥 😥 😥 Potresti essere un cannolo! Però col cappuccino preferisco la briochina … un maritozzo con la panna … mi si alza la glicemia solo a pensarci! Devo ancora cenare, potrei schiantare io, se non provvedo. Ma è tutto pronto, pesce e verdure al vapore, un frutto e niente dolce, cena semplice e sana, perfetta per la mia dieta. Vadoooo … ciao, mi sono tanto divertita! 😀 😀 😀
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Spero che la notte ti sia stata lieta e serena, come anche la digestione…….
Bacio
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La digestione sicuramente … la notte … ho parlato molto, mi succede spesso di parlare nel sonno, la notte scorsa so di aver chiesto più volte alla mia mamma di aiutarmi a farmi passare il dolore … mi sono svegliata centinaia di volte … oggi sono molto stanca, sto decisamente pensando di tornare a letto. Il cielo è diventato grigio e nuvoloso, dopo qualche ora di sole, guardando dalla finestra i colori delle foglie sugli alberi in giardino, mi danno comunque un bel senso di tranquillità e serenità … ma il dolore è ai limiti della sopportazione. Il farmaco della terapia che ho iniziato in ospedale mi dà nausea, d’altronde è un chemioterapico, e non fa alcun effetto positivo finora. Mi hanno detto che ci vuole più tempo per valutare gli effetti, ma io per il momento sento solo quelli negativi. Accidenti, è proprio un momento NO, scusami, volevo scriverti cose carine, ma mi è uscito questo. Spero di essere più allegra più tardi! Baci anche a te. ❤
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Non devi scusarti, tesoro bello: se questa è la tua realtà, fai bene a dirne. Di sicuro può esserti d’aiuto. Come per me è bellissimo lasciarmi prendere dalle tue immagini poetiche, come anche dalla tua sofferenza. In questi casi la condivisione è vitale, dunque non farti problema assolutamente e parla del tuo viaggio tra farmaci e dolori: anche questa è vita. Quando ci è difficile sorridere, bisogna lasciar sfumare il dolore, in modo che il sorriso possa tornare spontaneo…
Ti abbraccio fortissimo, facendo il tifo per te: vedrai che alla fine ci sarà la luce. E non dovesse vedersi, provvederemo noi ad accenderla…
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Di’ la verità, volevi farmi commuovere, eh? Ci sei riuscito perfettamente, due lacrimucce mi stanno proprio scendendo, e non è per il dolore. 😥 Che, comunque oggi è fortissimo e credo di aver davvero bisogno di parlarne, ho appena preso un altro antidolorifico, prima dell’orario stabilito, anche se ormai mi fa molto poco, la pioggia non è adatta alle ossa e sta piovendo da un po’, c’è anche freddo a dir il vero. Per quanto mi piaccia Settembre, l’autunno è piuttosto precoce mi pare! Cercherò di assaporare il calduccio di casa se questa “bestia immonda” mi lascerà un po’ in pace. Grazie, grazie perché mi ascolti, con partecipazione e solidarietà, e comprensione. In casa c’è solo la mia gatta che lo fa, veramente sarebbero due le gatte, ma una è sorda, come fa ad ascoltarmi? Ma l’altra, che ci sente, mi ascolta e mi sta accarezzando con la zampina … Non che ti volessi paragonare a un gatto, ma anche fosse, io li adoro, e tu sei così dolce che … adoro anche te. Mi prendo tutto il tuo abbraccio, mi fa proprio bene in questo momento, spero di tornare a scherzare e ridere presto. Ti abbraccio anch’io. ❤ ❤ ❤
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Che dirti, se non che ti aspetto? Che aspetto che tu torni a sorridere e parlare di amenità?
Non è che l’autunno sia precoce, è l’estate che è stata assai insistita, troppo, al punto da farci sembrare, questo alleviarsi delle temperature, come un anticipo di autunno.
La verità è che piove poco e male. E che, nel nostro piccolo, siamo afflitti da una infinità di problemi. Certo sono problemi di sempre: quanta gente sta male perchè malata o afflitta d’altre questioni esistenziali? Quel che conta credo che sia proprio l’ascolto di se stessi e anche dell’altro, il non lasciarsi rinchiudere nella propria sfera di sofferenza. E’questo che mi piace di te: reagisci, lo fai con le tue gatte e lo metti anche per iscritto. Non è per nulla poco. Tu continua e vedrai che sarà il miglior antidolorifico…
Un bacio più che mai
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Quando non riuscirò più a reagire non mi sentirai più, perché avrò preso decisioni definitive. Io non intendo trascorrere questa vita come un calvario, voglio vivere di sorrisi e amenità, di passioni, di interesse per il mondo, per la cultura, per tutto ciò che mi sta intorno e mi incuriosisce ancora. Se questo non sarà più possibile, se i miei giorni dovessero essere solo vegetare, pieni solo di sofferenza e dolore, credo che vivere non mi interesserebbe più, e vorrei andarmene con dignità, come ho sempre vissuto. La Svizzera non è poi così lontana … Io vivo sola, le gatte sono la mia famiglia, anche se in realtà non sono sola, ho degli amici che sono come e più di fratelli, so che mi vogliono bene, mi sostengono, mi aiutano. Quando la porta di casa si chiude, però, resti solo, e non è facile quando hai difficoltà a muoverti, a lavarti, a cucinare, a fare anche le più piccole cose di ogni giorno, perché ti provocano dolori atroci. Persino essere sfiorata diventa sofferenza, come se il tuo corpo fosse fatto di vetro, un vetro fragilissimo che si frantuma anche solo con il soffio leggero di una brezza. Non riesci ad essere sempre allegro, resisti, perché, ti assicuro, il legame alla vita è molto più forte di quello che normalmente si pensa, ma c’è un limite oltre il quale anche questa “resistenza ad oltranza” si spezza. Ho la certezza di non averlo raggiunto, stai tranquillo, ma ho anche la certezza che esiste. Cerco di vivere giorno per giorno, programmare mi è impossibile in questa situazione, di prendere il meglio di quello che c’è, di assaporare le piccole cose e di gioirne. Parlare della mia malattia mi fa bene, la scelta di uscire dal silenzio anche qui è stata proficua, dietro ad un nick non ci sono sempre falsità ed egoismo, ci sono anche persone meravigliose, pronte ad ascoltare e comprendere, ho trovato anche nuovi amici che hanno la mia stessa patologia e con i quali ho la possibilità di confrontarmi e informarmi. E ci sono persone come te, che io finisco per “stressare” con i miei lamenti! 😀 E che mi perdonano … Sì, oggi metto tutto per iscritto, ho bisogno di buttare fuori la mia tristezza, e la mia rabbia anche, perché c’è anche rabbia, ed è un buon sintomo, finché la provo sono sicura di reagire! Mi godo davvero le coccole delle mie micie, e ne approfitto anche per scaldarmi i piedi, sono congelati, credimi, l’autunno è precoce! Ecco, sto diventando un po’ dissacrante, ma sono fatta così, quando mi accorgo che il discorso si fa troppo serio e drammatico, ho bisogno di dire qualche sciocchezza per spezzare la tensione. Parlare dei miei piedi congelati, per esempio! Un discorso estremamente interessante e profondo. 😀 Si è fatto buio, nel frattempo, faccio il giro della casa a chiudere le finestre, poi penserò alla cena … Domani è un altro giorno, andrà meglio. Aspettami e vedrai che avrò un sorriso! Buona serata, amico caro, baci anche a te. Tantissimi! ❤ ❤ ❤
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Anche tu, se volevi forare la mia corazza di coccodrillo, ebbene, ci sei riuscita ed alla grande: ho letto d’un fiato, ingordo, questa linfa che fluiva da te. E’vita amica mia carissima: il tuo dolore è vita. Come lo è stata per alcune persone che ho conosciuto sul web e che hanno affrontato passaggi tanto dolorosi. Ma sempre con grande dignità e consapevolezza di sè. E’questo a far grande l’essere umano. E’questa consapevolezza ch’è vita anche nel dolore e nella sofferenza. E la capacità di andare oltre, per ritrovarci un mondo così vero e sentito, un mondo che purtroppo si conosce soltanto quando si è malati e sofferenti. Come è anche vita il voler viverla in piena dignità: così, come te, anch’io immagino una uscita di scena, quando dovessi ritrovarmi non più in condizione di definirla tale. Così non posso che abbracciarti fortissimo, cercando di scaldarti quei piedi reprobi che si rifiutano di provare calore. Ed allo stesso tempo mi ritrovo anche ad ammirare questa tua scintilla di follia che ti porta a minimizzare e sdrammatizzare: anche questa è vita. E’ infilarci in mezzo una sciocchezza per comprendere che un sorriso ci può pure stare tra un lamento e l’altro. Quel sorriso, è il raggio di sole che può scaldarti i piedini. Quindi, dovendo chiudere, perchè pressato dal cerbero proprietario del pc, non mi resta che dedicarti i miei pensieri più caldi, affinchè tu non abbia a provare ancora tanto freddo in questa serata tanto piovosa quanto incipiente, nonostante l’ora legale persistente. Ma si sa che la legalità ci spinge sempre al di fuori del lecito… Meglio che smetta, altrimenti finirò per …
Un bacione più che mai…
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Non dimenticherò mai queste tue parole. Buonanotte, amico mio. ❤
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Un sentimento che ricambio con grande empatia, mia dolce fanciulla.
Non posso che augurarti tanta serenità, affinchè tu possa superare le prove alle quali questa esistenza ti sta sottoponendo
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Grazie mio poeta, amico mio … un sorriso 😀 per te con tutto il mio ❤
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Nice BLOG!!! ADD my blog too!!! Kisses ❤ ❤ ❤
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Poe, non mi mai preso. Avevo letto, una vita fa, qualcosa, e l’ho trovato molto difficile.
Ho dovuto smettere la lettura.
Grazie a te, forse, leggerò questo racconto. Il tuo entusiasmo è contagioso.
Per quanto concerne Giannini, trovo che la sua voce sia veramente tra le più belle. Potrebbe leggere qualsiasi cosa, donerebbe un valore assoluto e particolare anche ad una ricetta di cucina.
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A me invece Poe piace molto, e adoro Giannini, ho un amore viscerale per il teatro e hai ragione, darebbe una grande interpretazione anche leggendo una ricetta di cucina. 😀
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Una tua raccolta di intrugli speciali😜😘
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Intrugli? Mah … credo di non aver capito …
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Ricette di musica, di consigli, di tante cose. Tutte mescolate da te!
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Ah, ecco! Sì, vero, mi piacciono un sacco di cose, il blog è un’occasione per parlarne, attraverso loro, in un certo senso, parlo anche di me. 😀
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Esatto.
Intruglio inteso come pozione di benessere!
😉💝
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Magica! 😀
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Un grandissimo tributo a Giancarlo Giannini, che io condivido totalmente. 😊
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Ciao, Seph, mi fa piacere la tua condivisione, amo il “Teatro” da tutta la vita e considero Giannini come un “mostro” sacro di questa grande arte. Non per niente è riconosciuto tale in tutto il mondo! Grazie, buon pomeriggio. ❤ ❤ ❤
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Giannini è un mostro sacro!! Solo la voce poi…😊
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❤ ❤ ❤
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La voce di Giannini è tra le voci più belle al mondo, l’interpretazione di questo passo è strepitosa . Suspense allo stato puro. Giannini ti fa vivere l’esperienza senza prendere fiato, bravo davvero un mostro sacro del cinema italiano, grande doppiatore . Lo ricordo con piacere nel film ” l’avvocato del diavolo” doppiava Al Pacino nei panni di John Milton ” Satana ” , spettacolare . Grande attore sempre in coppia con Mariangela Melato anche lei una grande . Brava Maranne per l’ottima recensione su questo racconto noir di Poe. Brava davvero. 😘
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Condivido ogni parola del tuo bellissimo commento, Patty. Davvero indimenticabile il doppiaggio di Al Pacino fatto in diversi suoi films. “L’avvocato del diavolo”, poi, è davvero un capolavoro, un film che ogni tanto mi riguardo, tanto mi è piaciuto. Al Pacino, comunque, non ha nulla da invidiare a Giannini, che però ne ha fatto una grande interpretazione più che un doppiaggio. Grazie per l’apprezzamento, cara, mi fa piacere condividere le mie grandi passioni. ❤ 😀 ❤
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Un grande anche Al Pacino senza dubbio , ma senza la voce di Giannini non avrebbe avuto quel quid in più. L’interpretazione spettacolare . Chiaramente sia l’uno sia l’altro hanno impersonato e interpretato personaggi che nessuno sarebbe riuscito ad eguagliare , vero e propri capolavori . Grazie a te per avermi arricchito nella conoscenza . Ti bacio😘
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Anche in lingua originale l’interpretazione di Pacino è davvero straordinaria. Giannini la rende “sublime”. Davvero un bellissimo connubio. Grazie ancora, buonanotte. ❤ ❤ ❤
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Concordo con quanto hai scritto . Un bacione ❤💋
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Ciao, cara, buona settimana. ❤ ❤ ❤
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Anche a te tesoro caro❤
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Un meraviglioso articolo,molto apprezzato
Un sorriso per te, Marianne,silvia
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Grazie, Silvia, sei sempre tanto gentile e dolce. Ricambio il sorriso e aggiungo un abbraccio, buona giornata, cara. ❤ 😀 ❤
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Grazie, anche a te
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