Brividi sulla pelle …   35 comments

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La pianta del tè

Ivano Fossati

Come cambia le cose
La luce della luna
Come cambia i colori qui
La luce della luna
Come ci rende solitari e ci tocca
Come ci impastano la bocca
Queste piste di polvere
Per vent’anni o per cento
E come cambia poco una sola voce
Nel coro del vento
Ci s’inginocchia su questo
Sagrato immenso
Dell’altipiano barocco d’oriente
Per orizzonte stelle basse
Per orizzonte stelle basse
Oppure niente
E non è rosa che cerchiamo non è rosa
E non è rosa o denaro, non è rosa
E non è amore o fortuna
Non è amore
Che la fortuna è appesa al cielo
E non è amore
Chi si guarda nel cuore
Sa bene quello che vuole
E prende quello che c’è
Ha ben piccole foglie
Ha ben piccole foglie
Ha ben piccole foglie
La pianta del tè.

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Un pezzo magico, di grande introspezione, emozionante e da brividi sulla pelle, il cui fascino notturno, lunare e misterioso, nella versione originale è musicalmente creato dal contrasto tra i vellutati flauti di canna andini e le percussioni ostinate e inquietanti, che, però, non sono mai esagerate o invadenti. Strumenti quali Antara e Kena, flauti suonati da Uña Ramos, sprigionano tutto il loro potere magico e ci trasportano in vetta a qualche picco cileno o peruviano e poi più in alto, fino al cielo. Non da meno la versione di questo video, in cui archi e pianoforte creano magistralmente lo stesso clima di mistero e ci fanno viaggiare in luoghi e tempi lontani.

Suoni dai sapori etnici, dicevo, che accompagnano un viaggio più profondo, quello dell’uomo dentro se stesso, partendo dal cammino di popoli nomadi che tanti secoli fa percorsero un tragitto che iniziava dall’India per arrivare in Europa, che dal Mediterraneo li portò fino in Africa e nel Medio Oriente, popoli diversi da noi, ma che ci trasmettono un senso straordinario di umanità errante.

L’India, vista come un “sagrato immenso” dove le nostre sofferenze e la nostra stessa esistenza acquistano il vero significato.

C’è un cammino ed una ricerca, ci ritroviamo a scrutare il nostro passato, a trovare una collocazione del nostro presente, a sognare un futuro che sarà senz’altro migliore, se sapremo prendere consapevolezza di noi stessi.

Certo non si può volere l’impossibile, meglio restare aggrappati alla ricerca di qualcosa di reale e soprattutto possibile: “Chi si guarda nel cuore sa bene quello che vuole e prende quello che c’è”. Meglio guardare in noi stessi, ripercorrendo la nostra vita passata, per arrivare a capire come vogliamo vivere quella futura, che uomini vogliamo essere per conquistare le nostre mete.

Così, come fecero i nomadi in cammino, anche noi, se percorreremo la nostra vita lasciandoci alle spalle pesi che ci soffocano e ci tolgono il fiato, se non ci faremo condizionare da tutte le apparenze ingannevoli, le illusioni di grandi luci a portata di mano, potremo affermare che il nostro viaggio non è stato sterile e infruttuoso, ma che ci ha fatto conoscere la nostra vera dimensione.

E, dopo questa lunga ricerca di noi stessi, questo lungo viaggio di riflessione dentro la nostra anima, potremo approdare in un luogo sicuro dove sentirci meno fragili, perché, nel cammino, avremo acquisito una forza che ci permette di non abbandonare i nostri piccoli sogni e a perseguirli, invece, fino alla loro realizzazione, perché avremo scoperto in noi una umanità nuova che ci fa vivere più consapevolmente, che ci fa gioire delle piccole cose, delle nostre piccole, grandi emozioni … “ha ben piccole foglie la pianta del tè” …

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35 risposte a “Brividi sulla pelle …

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  1. Buongiorno Marianne … Bella la musica bello il tuo articolo..
    Un abbraccio
    Franca

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  2. Emozioni in musica per piccoli attimi indimenticabili
    Un abbraccio forte cara Marianne,silvia

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    silviadeangelis40d
  3. io) capita a volte
    Tu) che cosa?
    Io) che la parifrasi sia migliore della poesia
    tu) questa volt hai veramente ragione.

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    • Ma no, non sono l’unica a pensarla così, ci sono diverse critiche che vanno in questo senso. Quindi … se ti dessi ragione, non solo peccherei di grande presunzione, ma mi sentirei davvero un po’ scema. Conosci quel proverbio che dice “Chi si loda s’imbroda”? 😀 Ecco, non mi piacerebbe “imbrodarmi”, oltre al fatto che non è nel mio carattere lodarmi. 😀 Semplicemente mi piace Fossati e, in particolare questo brano, che considero uno dei suoi migliori, insieme a tutto il contenuto dell’omonimo CD. Grazie, comunque, sei molto gentile, grazie anche per essere passato da me. Buon pomeriggio. 😀 😀 😀

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  4. volevo dire questa

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    • Sì, me la ricordo, stiamo parlando di “secoli” fa, gli esordi, tempo in cui i gruppi musicali si assomigliavano un po’ tutti. Fossati ne ha fatta di strada da allora, sia come autore che come musicista. Un peccato si sia ritirato dalla scena. Ma forse è solo un parere egoistico da componente del pubblico, forse è stato solo intelligente, ad una certa età l’estro creativo, magari, non è più lo stesso, meglio ritirarsi quando si è all’apice. Grazie ancora, ciao. 😀 😀 😀

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  5. Che belle riflessioni!
    Neanche la conoscevo questa canzone. Son estremamente ignorante in fatto di musica☺️.
    Bello pensare alle foglie del te. Così piccole , ma dall’aroma così pungente , talvolta estremamente penetrante.
    Grazie, mia cara♥️

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    • Mi sono addormentata alle 5 del pomeriggio e mi sono svegliata alle 3.15 della notte. La notte scorsa non avevo dormito affatto e mi sento rigenerata adesso. Hai fatto un’osservazione splendida, le foglie del te piccole, pungenti e penetranti, come le piccole cose ed emozioni, piccole ma non meno importanti, anzi. Sai cosa è successo, ieri ormai? Snowbetta mi ha dedicato un post nel suo blog, ho avuto un regalo bello come il tuo, non me lo aspettavo e mi ha fatto un piacere enorme. Non so neanche se me lo merito, ma ne sono stata veramente felice. Grazie a te, Dina, che passi ogni giorno e mi scrivi sempre cose bellissime. Un abbraccio notturno. ❤ ❤ ❤

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      • Per persone speciali, fare qualcosa di bello, è così istintivo!!!
        E tu, ti meriti solo il Meglio.
        Chi soffre, e cerca sempre di stringere i denti, di andare avanti, osservando non le foglie che si staccano dai rami, ma i nuovi germogli, ha in se un grande dono: cogliere tutto ciò che la vita offre con grande dignità.
        È per questo che io ti trovo adorabile😘😘

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        • Grazie, hai detto delle cose bellissime su di me, non so se me le merito, ma mi fanno tanto piacere. Anzi, mi commuovono proprio! C’è una lacrimuccia che spunta, 😥 ma stai tranquilla, è di gioia. Tra le cose che colgo, posso metterci un piattino di spaghetti integrali con pomodorini? Me lo sono cucinato e me lo sto “pappando” adesso! Sempre con dignità, però! 😀 Sto scherzando un po’ per uscire dal momento di commozione … però è tutto vero, ho cucinato, una cosa semplice come vedi, ma ho cucinato! Ed è proprio buono. Poi mi mangio un po’ di anguria che fa bene per l’artrite. Oggi pranzetto! 😀 Tu!, sei adorabile! Grazie, cara, un bell’abbraccio anche oggi ce lo meritiamo entrambe! ❤ ❤ ❤

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  6. Come stai amica mia?? 😊

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    • Scusami, mi sono svegliata da poco, dopo aver dormito da ieri pomeriggio, per questo rispondo solo adesso. La notte scorsa non avevo dormito per niente e adesso il sonno mi ha rigenerata, credo mi farò un caffè … prima che la “belva” si faccia sentire, spero non ruggisca forte oggi … Ciao, caro, mi fa sempre piacere sentirti, tu che mi racconti? ❤ ❤ ❤

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      • Casa, lavoro, casa, figli. Figli, casa, lavoro, casa!! 😂😂😂
        Scherzi a parte, sono contento tu abbia riposato e ti sia rigenerata. Speriamo la “belva” vada in letargo!! 😊😂

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        • Tran-tran! Ma è un po’ così per tutti. Ci si sente stretti, ma si va avanti, per dovere o per piacere! 😀 E mi auguro che ci siano anche cose piacevoli, per te, in mezzo. 😀 La “belva ha dormito poco, si è già svegliata, mannaggia! Finora sopporto, spero che ricada nel sonno … eterno! Il fatto è che in queste ultime due settimane sono riuscita a lavorare un solo giorno, rischio il licenziamento … ma questo è un altro capitolo del libro “Le sfighe” … Ciaoooo 😀 😀 😀

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          • Io estremizzo, gioco, scherzo, ma adesso, in realtà, non posso davvero lamentarmi. Solo i miei figli valgono il prezzo del biglietto in questa vita.
            Spero troverai un po’ di pace, te la meriti, in modo da riuscire a lavorare. Perdere il lavoro non ti fa bene, e soprattutto dovrebbero capire, i tuoi responsabili, che il tuo non è un gioco. Ma tu saprai meglio la situazione. Prima dicevano “la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo!!”. Confermo. Ahimè!! 🤦🏻‍♂️

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            • E’ una storia lunga, infinita, e confermo che la sfiga non ha bisogno di occhiali! E non ci sono solo persone che capiscono al mondo … ma, bando alle ciance, tutto si risolve! Non avevo alcun dubbio che i tuoi figli fossero la cosa più preziosa che esista per te, basta aver letto un po’ delle tue cose per capire quali sono i tuoi valori. Che sei “cattivissimo” si sente subito … 😀 😀 Anch’io spero di trovare un po’ di pace, grazie per avermela augurata … l’importante è che non sia quella eterna! 😀 😛 😀

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  7. Mi stai terribilmente simpatica

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