Archivio per agosto 2017

E questa notte … musica!   48 comments

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Ho passato la serata ad ascoltare canzoni, ho guardato una serie di video di vecchi concerti, di cantautori che mi sono rimasti nel cuore, forse perché legati a tempi felici della mia vita, quando stavo bene e i concerti li seguivo dal vivo.

Mi manca quell’atmosfera, il pubblico che canta insieme al protagonista, che balla sotto al palcoscenico, le luci che disegnano magicamente il percorso dello spettacolo, il dietro le quinte a fine concerto, dove ho avuto la possibilità di conoscere numerosi artisti.

Tra tutti ho sempre preferito i cantautori, perché le parole per me hanno un grande significato e, quindi, ho sempre seguito di più la musica italiana perché il testo mi arrivava direttamente, senza dover pensare ad una traduzione che per quanto mi riguarda non è così simultanea! Anche se posso affermare che il più bel concerto che io abbia mai visto è stato quello di Rod Stewart in Arena a Verona parecchi anni fa, perfetto in ogni suo aspetto, non ultimo quello tecnico.

Magari è solo il fatto che gran parte della mia generazione, e non aspettatevi che vi dica la mia età, ha amato di più i cantautori, perché legati ad un contesto sociale, perché parlavano di argomenti e problematiche che rispecchiavano il momento che si viveva. Perché allora tutto era in fermento, perché avevamo l’idea di poter cambiare il mondo; non ci siamo riusciti, ma abbiamo vissuto intensamente.

L’amore per il mondo dello spettacolo non mi ha mai abbandonato, la passione per il palcoscenico è sempre viva dentro di me, la musica, la danza, il teatro sono stati miei compagni di vita, ora come spettatore, ora come protagonista, normale che io ne abbia un po’ nostalgia, no?

Ma è una nostalgia dolce, priva di rimpianti o malinconia, sono felice dei ricordi, perché mi sento ricca nel poterli avere; la ricchezza sta nell’aver vissuto e goduto di cose belle, non nell’aver posseduto cose materiali. Che me ne farei adesso?

Questa sensazione di felicità vale più di ogni altra cosa.
Chi può affermare di aver avuto cinque minuti almeno di felicità vera nella passata serata?

Perciò, sostenuta da questa spinta che, in un eccesso di lievitazione corporea, mi eleva al cielo, per la buonanotte, ho scelto Elisa; questa versione di “Hallelujah” mi piace molto e trovo che sia davvero intensa. Un bell’omaggio a Leonard Cohen … giusto per vanificare tutto quello che ho detto fin qui sulla mia preferenza per i cantautori italiani! Sto scherzando, ovviamente, non vanifico nulla, ho amato molto Cohen … anche se canadese! 😀  😀  😀

Buona notte, amici miei cari, io ho qualche “doloretto” che mi impedisce di dormire, ma voi fate un sonno dolce e sereno, popolato da sogni fantastici, che possiate ricordare con piacere al risveglio.
Io aspetto l’omino del sonno, so che arriverà a spargere la sua polverina magica anche qui prima o poi! Un abbraccio a tutti. ❤ ❤ ❤

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348ghts     ross,alex_c13jun5300     348ghts

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Vivere! è un ricordo senza tempo …   30 comments

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Vivere

Vasco Rossi

Vivere
È passato tanto tempo
Vivere
È un ricordo senza tempo
Vivere
È un po’ come perder tempo
Vivere e sorridere

Vivere
È passato tanto tempo
Vivere
È un ricordo senza tempo
Vivere!
È un po’ come perder tempo
Vivere e sorridere dei guai
Così come non hai fatto mai
E poi pensare che domani sarà sempre meglio

Oggi non ho tempo
Oggi voglio stare spento

Vivere
E sperare di star meglio
Vivere
E non essere mai contento
Vivere
Come stare sempre al vento
Vivere, come ridere

Vivere (vivere)
Anche se sei morto dentro
Vivere (vivere)
E devi essere sempre contento
Vivere (vivere)
È come un comandamento
Vivere o sopravvivere
Senza perdersi d’animo mai
E combattere e lottare contro tutto contro

Oggi non ho tempo
Oggi voglio stare spento

Vivere, vivere (vivere)
E sperare di star meglio
Vivere, vivere (vivere)
E non essere mai contento
Vivere, vivere (vivere)
E restare sempre al vento a
Vivere e sorridere dei guai
Proprio come non hai fatto mai
E pensare che domani sarà sempre meglio

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Oggi è proprio una giornata NO, il dolore non accenna a diminuire, quando qualcuno la smetterà di affettarmi le mani con un coltello e di piantarmi chiodi nelle spalle, sarò un poco più contenta. La mia soglia del dolore è molto alta, ma ha comunque un limite e adesso lo sta seriamente mettendo alla prova. E’ a questo punto che il mio corpo va per suo conto e non segue più tanto la mia volontà, le lacrime scendono senza che io riesca a frenarle, comincio ad essere davvero arrabbiata, ed è comunque meglio l’arrabbiatura che la sopraffazione e la resa. Non voglio arrendermi, ma è difficile questa lotta, quasi impossibile spiegarla e farla capire all’esterno. Anche per questo, forse, non ne ho quasi mai parlato finora. Ho capito in questi giorni passati, però, che parlarne, invece, aiuta, che confrontarsi con chi soffre della stessa malattia fa sentire meno soli e isolati.

Quindi, da oggi comincio a scriverne, esco dal silenzio, adesso ascolto Vasco, canto con lui come una matta, se qualcuno mi sente dalla finestra penserà davvero che lo sono, ma per me anche questa è terapia, cantare a squarciagola piuttosto che lasciarmi sopraffare dal dolore e, mentre canto, mi ripeto che bisogna reagire ai problemi della vita, non bisogna lasciarsi andare anche quando sembra che il mondo ci crolli addosso … Ok, ci provo, ce la posso fare!

 

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Finalmente a casa!   61 comments

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Sono tornata oggi, grande vacanza, hotel 5 stelle, igiene massima, cure, cibo buono! Medici e infermiere disponibili, gentili e dolcissimi.

Anch’io sono stata brava, però, ho seguito tutte le indicazioni senza lamentarmi, anche quando il dolore fisico raggiungeva l’insopportabile. Mi sono sempre limitata a chiedere l’antidolorifico previsto al bisogno oltre a quelli che mi venivano somministrati ogni quatto ore …

Non sono tornata guarita, questa malattia non guarisce, nemmeno migliorata del resto, ci vuole qualche settimana per verificare se la nuova terapia che ho iniziato funziona, però questo soggiorno mi ha dato una medicina che vale molto più di altre: la speranza!

Tutto sommato, a volte, vale la pena fare una vacanza in questo hotel che si chiama Ospedale!

Ringrazio tutti i miei amici bloggers che mi hanno scritto, prometto che risponderò a tutti appena mi sarà possibile e che passerò a leggere i loro post che mi sono persa, oggi mi sento stanca e penso che utilizzerò il resto del pomeriggio per riposare. Un vecchio proverbio dialettale, che traduco, dice “Non c’è riposo che stanchi!”, c’è sempre un fondo di verità nei proverbi, e di saggezza … eseguo alla lettera! Ciao a tutti!

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Pubblicato 25 agosto 2017 da mariannecraven in Diario, Salute

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Per chi in vacanza non ci va …   29 comments

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Ferragosto

Gianni Rodari

Filastrocca vola e va
dal bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa i castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia alle cascate…
E chi quattrini non ne ha?
Solo, solo resta in città:
si sdrai al sole sul marciapiede,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente;
“Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi,
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decretato
va in prigione difilato”.

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