Archivio per 1 marzo 2016

Il “pizzo” sul corpo delle donne   2 comments

Io c’ero, ed ero appena maggiorenne, io ero in piazza a gridare contro i cucchiai d’oro! A fare ”cordone” ai cortei, con i celerini che ti dicevano in faccia “puttana”. Come te sono una di quelle che per la 194 ha combattuto nelle assemblee, in piazza, con i compagni di allora, insieme a tante altre. La 194 prevedeva la prevenzione e non è quasi mai stata fatta, una legge completamente disattesa. E la chiedevamo proprio per non abortire, ma volevamo l’aborto legale e sicuro per tutte, per non morire in mano alle mammane. Per questo, anche se con un po’ di ritardo, ribloggo il tuo articolo, perché esprime totalmente il mio sentire. Solo enormi problemi di salute mi impediscono di essere in piazza con te, le mie gambe non mi ascoltano e non corrono più, ma il mio pensiero, il mio cuore sono ancora lì ad affermare che nessuno può gestire il mio corpo!

Essere Sinistra

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di Emanuela RISARI

Parlo per me, perché mi sono abituata ad usare qualche volta un “noi” solo dopo molto e molto confronto, scontro, amore.

Sono una di quelle che per la 194 ha combattuto davvero: nelle assemblee, in piazza, con i compagni di allora. Come molte altre.
Chiedevamo di non abortire con le pompe da bicicletta o col prezzemolo o in Inghilterra.
Chiedevamo consultori per non abortire e aborto legale e sicuro per tutte.

Alzavamo le mani nel segno della fica perché il corpo era (è) nostro e lo volevamo tutelato, se non amato.
Le alzammo anche davanti alla responsabile “delle donne” del PCI (mi pare fosse Adriana Seroni) quando nella legge passò che per le minorenni ci voleva il consenso dei genitori.
Perché io e molte altre e le più esposte eravamo minorenni.

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