Archivio per 16 luglio 2015
Ha ragione Iglesias, chi detiene il potere in questa Europa non ha rispetto per la democrazia, in Europa non c’è democrazia, questa è l’Europa del predominio di alcuni su tanti altri. Questa Europa è neonazista.
Essere Sinistra

Il segretario generale di Podemos Pablo Iglesias ha affermato che quel che è successo in Grecia – dove il governo ha finito con l’accettare un duro accordo con i creditori internazionali dopo il NO dei greci alla proposta precedente – è “la verità del potere”.
Durante la presentazionea Madriddel libro “Reti di indignazionee di speranza” del sociologoManuel Castells,Iglesiasha difeso fermamente il primo ministro greco esprimendo “disprezzo” per coloroche si chiedonoseAlexisTsipras“ha fiuto, o no” e “se si è venduto, o meno”. “I principi di Alexissonomoltochiari, mailmondoe la politicahanno a che fareconle relazioni di potere“, ha spiegato.
Dal punto di vista degli avversari, la situazione era “morte o morte”, e l’esecutivo greco ha dovuto scegliere tra “accettare un cattivo…
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Non avrei voluto ricorrere a frasi bibliche, ma in questo momento è veramente quella più significativa che mi è venuta in mente “è più facile vedere la pagliuzza negli occhi degli altri, che la trave nei nostri”. Sarebbe davvero il caso di guardare in casa “nostra” e cercare di vedere la situazione della Grecia più in lungo nel tempo. Condivido la tua analisi, e sono convinta anch’io, come te, che nel tempo Tsipras porterà la Grecia a stare meglio di noi. Rinnovo la mia stima e la mia fiducia a questo grande uomo e la mia ammirazione per il suo coraggio. Bellissimo pezzo, Cristina, lo ribloggo.
Evidentemente stiamo tornando al tempo dell’Inquisizione, gettiamo al rogo streghe e libri. Non è possibile accettare che anche solo uno dei 49 libri di favole, fatti bandire dal Sindaco di Venezia, venga censurato. Censurare un libro è un crimine contro la libertà di pensiero e contro la democrazia. Io penso, inoltre, che la scuola pubblica abbia il dovere di rappresentare e tutelare tutti i bambini e non una sola parte. Discriminare i bambini significa indirizzarli ad una forma di razzismo pericolosa e deleteria per la loro educazione e per la loro vita futura. Ribloggo il pezzo con tutta la mia solidarietà a tutti gli scrittori e in special modo a chi scrive per l’infanzia.
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Tradire si o no: l’estate la stagione più a rischio. La conferma da uno studio
di Nicole Persico
L’estate è il periodo del tempo libero, dello svago, delle vacanze e del divertimento. Con il caldo ci si scopre di più, si ha più tempo per curarsi e si presta più attenzione all’abbigliamento. E così la visione di corpi scoperti stimola il desiderio e, nello stesso tempo, essendo più osservati, ci si sente anche più desiderati. Insomma si! Si tradisce di più, non è una leggenda. A confermarlo uno studio dell’Istituto di Evoluzione Sessuale di Milano, l’IES, Istituto di Evoluzione Sessuale. Il sondaggio online, che si è svolto su un campione di 3000 persone tra uomini e donne compresi tra i 18 e i 50 anni, dimostra che il tradimento estivo è una certezza. Le scappatelle di mezza estate infatti sono frequenti per 4 persone su 5.
Ma perchè?
LA STAGIONE – Il 52% degli uomini e il 33% delle donne pensa che si tratti semplicemente di una sorta di incantesimo erotico tipico della stagione calda. Sotto il sole ci si sente più disinibiti e sensibili al fascino di potenziali partner. Per il 33% degli uomini la visione di corpi semi nudi invoglia a tradire, sia in spiaggia che in città, mentre il 40% delle donne cede solo se l’incontro le fa sentire speciali e davvero desiderate. “Gli uomini sono esseri ‘visivi’, hanno bisogno di stimoli concreti e definiti. Le donne preferiscono essere corteggiate e sedotte” spiega Alberto Caputo, Direttore Scientifico dello IES, sottolineando come il dato confermi una regola biologica.
LONTANANZA – Una delle giustificazioni che spinge al tradimento estivo il 65% degli interpellati è la lontananza dal partner. In vacanza o in città, quando si è da soli, si approfitta della situazione per farsi consolare o trovare nuova compagnia. La solitudine non piace a nessuno! Ma c’è anche un 33% degli intervistati che afferma di tradire comunque. Veri e propri recidivi di cui 3 su 5 sono donne!
CRISI – Solo il 30% degli uomini e il 48% delle donne, pensa che la ragione più naturale che spinge a una scappatella sia un momento di crisi della coppia. Continue incomprensioni e litigi portano inevitabilmente a un allontanamento, facendo aumentare la voglia di trovare qualcuno che possa capirci e ci faccia svagare.
E con chi si tradisce?
OGGETTO DEL DESIDERIO – In ribasso fra le donne la figura del bagnino che attrae solo il 2% delle intervistate. Al 3% gli istruttori di surf. A resistere comunque, sempre inossidabile, il grande classico dell’animatore turistico. Così come gli uomini continuano a essere attratti dalla figura della bella vacanziera solitaria. E per fare nuovi incontri? Le donne puntano sul viaggio, gli uomini sui locali notturni. Se sono da soli in città poi, non disdegnano le colleghe, e la casa libera facilita il tutto.
SCAPPATELLE O NUOVI AMORI? – Per il 36% degli interpellati le avventure estive rimangono tali, anche se un 25% proseguirebbe la relazione con il nuovo amante anche dopo la vacanza. Il 20% delle donne, contro l’11% degli uomini, infine è convinto che la scappatella si possa trasformare in storia d’amore.
TRADIMENTI VERI? – Anche se solo avventure estive per il 64% degli intervistati si tratta comunque di tradimenti veri e propri. Per il 24% invece si possono considerare tali solo se la frequentazione prosegue anche dopo le vacanze. Infine per i veri impenitenti, il 15% degli uomini e il 9% delle donne, le scappatelle da giugno a settembre non hanno alcun significato nella coppia, si tratta solo di evasione…Sicuri che anche il partner la pensi così?
NEGARE SEMPRE – È la strategia adottata dal 74% degli interpellati quando scoperti. Più propense a confessare la scappatella le donne (il 20%), ma solo se lo ammette anche il partner, mentre solo il 10% degli uomini lo farebbe.
Tutti pronti a tradire insomma ma quando si tratta di perdonare? È difficile per tutti: è disposto a farlo soltanto il 15% degli uomini e il 10% delle donne.
dal Settimanale Oggi
15 luglio 2015


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A che pensi gattino?


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“A che pensi, gattino?”
“A un topolino!”
“Ci vuoi forse giocare?”
“Me lo voglio mangiare!”
“Perchè? Cosa ti ha fatto?”
“Nulla. Ma sono il Gatto,
e il gatto, sai,
grande amico dei topi non fu mai!”
“Senti, gattino, vuoi venire con me?
Andremo a spasso!”
“A spasso? No.”
“Perchè?”
“Preferisco restare qui sdraiato
senza essere seccato!”
“Non sei gentile affatto!”
“Lo so. Ma sono il Gatto,
e il gatto, spesso,
è amico solamente di se stesso!”
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