Archivio per 11 luglio 2015
FUORI LA GERMANIA DALL’EURO ! 2 comments
NON SAI CUCINARE? E NOI TI MENIAMO 2 comments
Sento come se un coltello mi lacerasse il corpo, di fronte alla violenza su una donna. Violenza!, brutale, scellerata violenza sulle donne, delitti perpetrati contro le donne perché sono donne. Crimini in cui il genere femminile della vittima è una causa essenziale, un movente, del crimine stesso, nella maggior parte dei casi perpetuato all’interno di legami familiari.
Donne uccise dai partner o ex partner violenti, donne che scelgono il suicidio a seguito della violenza domestica subita, donne che uccidono i mariti violenti. Donne uccise dai fidanzati, mariti, compagni, ma anche dai padri a seguito del rifiuto di un matrimonio imposto o di scelte di vita non condivise, frutto di una cultura machista in una società che non dà abbastanza tutele.
Violenza che scaturisce dalla tendenza maschile a non considerare le donne come individui indipendenti e con il diritto di autodeterminarsi, ma come cosa propria.
Nel momento in cui c’è un mutamento dell’identità femminile, che va verso l’emancipazione e la libertà, viene inevitabilmente vissuto dagli uomini come una minaccia alla propria virilità o al proprio diritto al dominio sessista. Ogni volta che un uomo vive un sentimento di fragilità, considerata inaccettabile, egli cerca di resistere picchiando e usando violenza.
Nonostante molta strada sia stata percorsa nell’ambito dei diritti civili, attraverso tante battaglie fatte dalle donne in prima persona, resta ancora molto da fare affinché possa cambiare la mentalità maschile. Noi donne siamo ancora annullate, dilaniate, uccise, violate nei nostri diritti umani in ambito pubblico e privato, da condotte grettamente misogine. Perché siamo donne!
Come uno zingaro … 2 comments
*****
*****
Sere d’estate
Nelle azzurre sere d’estate, andrò per i sentieri,
punzecchiato dal grano, a pestar l’erba tenera:
trasognato sentirò la frescura sotto i piedi
e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo.
Io non parlerò, non penserò più a nulla:
ma l’amore infinito mi salirà nell’anima,
e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro,
nella Natura, lieto come con una donna.
Arthur Rimbaud
“Sensazione” (1870)
*****
*****
Giramondo per vocazione … 11 comments
*****
*****
Addio ad Omar Sharif, fu Lawrence d’ Arabia e Il Dottor Zivago
È morto ieri all’età di 83 anni, stroncato da un attacco di cuore, l’attore egiziano Omar Sharif, immortale interprete al cinema di Lawrence di Arabia e del Dottor Zivago. Ha recitato in oltre 100 film, che hanno reso il suo volto celebre in tutto il mondo.
Ha lavorato con i più grandi registi – Fred Zinneman (… e venne il giorno della vendetta), Anthony Mann (La caduta dell’impero romano), William Wyler (Funny Girl), Sidney Lumet (La virtù sdraiata) – ed è stato l’incarnazione della bellezza esotica, della fierezza, del coraggio e del romanticismo nei due film che gli hanno regalato la consacrazione, entrambi di David Lean: Lawrence d’Arabia (un Golden Globe e una nomination all’Oscar) e Il Dottor Zivago (nomination al Golden Globe).
Divo del cinema egiziano fin da subito, è diventato una star internazionale, con una propensione ai ruoli storici (è stato Che Guevara in Che!, Genghis Khan nell’omonimo film, l’arciduca Rodolfo in Mayerling, il principe Feodor in Pietro il Grande), romantici (Il seme del tamarindo, C’era una volta, Funny Girl) e d’avventura (L’ultima valle, Ghiaccio verde, Le meravigliose avventure di Marco Polo, Ashanti).
Nel 2003, Omar Sharif era tornato sulle scene, dopo un periodo di silenzio (aveva interpretato Il tredicesimo guerriero, decidendo di «non recitare più in simili sciocchezze»), con un ruolo importante, quello del negoziante arabo che fa amicizia con un bambino ebreo in Monsieur Ibrhaim e i fiori del Corano. Una scelta forte, con cui lanciare un messaggio di pace tra ebrei e arabi in un momento storico-politico nerissimo, gratificata con un doppio riconoscimento al festival di Venezia: il premio del pubblico e il Leone d’oro alla carriera.
L’attore, originario di Alessandria (ma giramondo per vocazione), ha incarnato quella che nell’immaginario collettivo è la vita di un uomo ricco, bello, famoso, adorato dalle masse e conteso dalle donne più affascinanti del pianeta. Un mito alimentato dall’indolente Sharif, che negli anni ’60, all’apice della carriera dichiarava ai giornalisti «Lavoro perché mi piace il lusso e quando finisco i soldi, sono costretto a tornare a recitare».
In realtà, Omar, sei stato uno straordinario attore … grande giramondo, in qualunque posto tu stia andando adesso, buon viaggio!
*****
*****
Liebster Award 2 comments
*****
Il mio amico Giovanni del blog https://vinvivendo.wordpress.com
mi ha nominato per il
*****
*****
Pubblico qui la mia risposta …
e chiedo venia …
*****
Grazie per la nomination Gio, ne sono onorata, ma spero mi scuserai se non proseguo … non conosco ancora abbastanza persone per fare delle nominations … e poi, sinceramente, non sono molto portata per i giochi, non sono un’asociale, penso si veda, ma abbastanza schiva sì, non amo troppo mettermi in mostra … e forse sono anche un po’ rompiscatole e … pigra! Un abbraccio e un fiore per te … 🙄
*****
*****